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giovedì 7 gennaio 2010

I NUDI DEL FORO ITALICO

Si conosce da molto la funzione politica dello sport, il panem e circenses dei Romani l'aveva teorizzato già. Funzionava come valvola dell'aggressività sociale e metteva in gioco tutta una rete di pulsioni solidali che andavano dall'identificazione narcisistica, mimetica, all'atleta all'amore muscolare del pericolo.
Ora come allora lo sport - come più importante degli spettacoli di massa - offre un sostituto a tutte le situazioni conflittuali della vita quotidiana, ed offre al popolo uno sfogo simbolico ed immaginario.
Lo sport permette ai politici di forgiare l'immagine illusoria di un pubblico unanime ed i media di trasformare metaforicamente la folla dello stadio in un riflesso dell'unità nazionale.
Lo sport fornisce anche a Mussolini l'esempio glorioso di una pulsione sacrificale, il rifiuto della vita facile: "non comprende solamente la costrizione e la violenza, ma anche l'ubbidienza e la sofferenza", scrisse Théodor Adorno. Questo è perché, dice ancora Adorno, "le manifestazioni sportive sono state i moventi delle manifestazioni di massa totalitaria. In quanto eccesso tollerato, collegano il momento della crudeltà e dell'aggressione al contenuto dell'autorità: le regole del gioco disciplinato."
Edificato nel 1932 ed inaugurato in pompa magna per il decimo compleanno del regime, il Foro di Mussolini, ribattezzato dopo la caduta del Duce il Foro Italico, integra ogni tipo di attrezzature sportive (stadi, palestra, piscina...). Lo sport diventava un mezzo di governo e lo stadio, uno spazio di segregazione delle energie.

Una ghirlanda di nudi maschili monumentali immaginati dall'architetto Enrico Del Debbio (1891-1973) incoronano lo Stadio dei marmi e riconduce alla sua scala il mito greco di Olimpia. Secondo il Calciai nel 1938, i nudi del foro sembrano unire i "valori permanenti" di un glorioso linguaggio formale e "l'energia vitale della razza", questi atleti semplicemente conciati degli attributi della loro specificità sportiva (sci, arco, pallone... ecc.), somigliano ai vigorosi maschi di cui traboccano le spiagge del sud dell'Italia..... QUANTA OMOSESSUALITA' REPRESSA NELLA RETORICA FASCISTA!

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