Le rivelazioni degli scandali pedofili nella Chiesa cattolica, non sono stati sufficienti per far si che il Vaticano avesse una presa di coscienza realistica del problema.
Il cardinale Tarcisio Bertone, la mano destra di Papa Benedetto XVI, invece che fare un mea culpa e cospargersi il capo di cenere, ha rinfocolato la polemica, dimostrando la sua totale ignoranza della realtà.
Abusare di un minore è sicuramente quanto di più riprovevole possa esistere, il fatto poi di farlo all'ombra dell'autorità conferita da una "superiore" posizione morale è, a mio avviso, una violazione terribile della dignità umana. L'aver cercato di sviare la centralità dell'argomento (morale), con pretesti che vogliono solo suffragare la posizione della chiesa nei riguardi dell'omosessualità, è a dir poco inaccettabile.
Quando il cardinale afferma l'assurdo legame tra omosessulità e pedofilia, non solo palesa la propria ignoranza, ma dimostra a tutti come ormai la chiesa cerchi in ogni modo, anche arrampicandosi sugli specchi, di difendere ciecamente le proprie assurde posizioni.
Se è vero che non vi è alcuna dimostrazione tra celibato dei preti e pedofilia, è altrettanto vero che non esiste alcun legame tra omosessualità e pedofilia, altrimenti non si spiegherebbero tutte le ragazzine abusate da parte di uomini sposati (pedofili o come dobbiamo chiamarli?).
Il Vaticano, ancora una volta cercando di sfuggire alle proprie responsabilità, ha coperto con menzogne il perverso e inaccettabile comportamento dei suoi gerarchi tenedo le parrocchie lontano dalla giustizia (terrena).
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